I TETTI DI PARIGI

“Come artista, un uomo non ha altra patria in Europa che Parigi”
(Friedrich Nietzsche)

 

A febbraio Giovanni mi ha regalato un mini viaggio a Parigi ed è' da allora che rimando la scrittura di questo post.

Credo che ricorderò quei giorni per tutta la vita perchè Parigi mi ha davvero stregato! 

Mi sono innamorata dell'atmosfera che si respira in questa città, dei suoi locali, della storia che affiora in ogni angolo...ma la cosa che artisticamente mi ossessiona, sono i suoi tetti.

 

Ho avuto l'impressione che Parigi sia divisa in due : una parte prende vita tra i bistrò, lungo la senna , nei musei e tra i maestosi boulevards , 

e l'altra metà, quella meno visibile ed appariscente, si sviluppa in alto. Sui tetti.

Dai tetti si ha il dominio della città e dagli abbaini e dalle finestre vicine vicine , si vede l'altra vita dei parigini :quella delle abitudini casalinghe.

Si vede la sera che cala e l'alba che nasce, il sole che splende e il tempo che muta. I rumori arrivano ovattati.

 

Tutte queste sensazioni,

 ho cercato di riprodurle nelle mie ceramiche:

all'interno di una tazza da tè...

 

arricchendo un set per la colazione...

sopra una tazzina da caffè...

 

e l'ultima nata: una zuccheriera che ricorda una boulangerie...

interamente realizzata a mano...

con gli immancabili comignoli!

 

Che immensa impressione ha fatto Parigi su di me. E’ il luogo più straordinario del mondo!
(Charles Dickens)