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venerdì 19 agosto 2011
eva e TABU' SONO DIPINTI CON LA TECNICA DEL 3 fuoco...
Questo tipo di decorazione detto anche “sopra vetrina”, si ottiene applicando i colori sull’oggetto già invetriato ( cristallinato ) e quindi sottoposto a due precedenti cotture (1° biscottatura , 2° invetriatura). L’oggetto dopo la decorazione,viene sottoposto ad una successiva cottura ad una temperatura di 760° /780° C . I colori usati sono essenzialmente degli ossidi metallici con aggiunta di un fondente e si presentano come polveri che si miscelano con resine ed oli di origine vegetale. In cottura i colori possono subire modificazioni. La decorazione su porcellana risponde alle esigenze della mano ferma e precisa. Decorare la porcellana puo’ essere affascinante ma per ottenere buoni risultati, occorre impegno e tenacia. Chiunque puo’ ottenere discreti successi. Questo tipo di decorazione, è tutt’altro che semplice; solo la grande praticità e la lunga esperienza garantiranno risultati eccellenti .La costanza non deve mai mancare. La pennellata deve essere chiara, limpida, l’accomodamento non esiste. La precisione è una cosa fondamentale da acquisire. La ricerca del soggetto e lo studio del bozzetto con conseguente adattamento all’oggetto, sono di fondamentale importanza per raggiungere buoni risultati. Il decorare la porcellana predispone il soggetto alla calma interiore;bisogna dunque riflettere sul metodo, la tecnica e sull’approccio metodico. Solo successivamente si potranno fare grandi progetti. È indispensabile un corretto uso dei pennelli e dei colori dato il costo elevato. E’ importante imparare i metodi corretti per la mesticatura dei colori e avere cura dei materiali e degli oggetti. Per concludere è utile precisare che la pittura a 3°fuoco è decorazione. Per questo motivo è necessario un approccio diverso da quello che si puo’ avere ad esempio con la pittura ad olio tecnica “reginetta”vista e considerata da secoli come massima espressione. La decorazione deve attenersi a schemi precisi e puo’ sembrare rigida e priva di poesia solo se la si guarda in modo sommario. E’ bene sfatare questo pregiudizio perché la fantasia e l’individualità di ogni persona potranno dar vita a piccole opere d’arte. L’artigianato è da sempre considerato come arte minore ma ai giorni nostri, epoca delle produzioni in serie e della scarsa fantasia, l’artigiano, è l’artista del ventunesimo secolo.
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